Tra il codice e la realtà

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Il numero esprime la realtà

Andrea Murru | 27 Gennaio 2009

Mi sforzo sempre di quantificare le mie stime. E’ il modo migliore (l’unico in effetti) per poterle valutare e quindi migliorare. Spesso è un modo eccellente per tenersi aggiornati sulla realtà. Quanti sono gli abitanti della Turchia ? Quante automobili circolano a Il Cairo ? Quanti dipendenti ha la regione sardegna ? Che fatturato ha il gruppo Fiat o la Microsoft o la Toyota ? Mi faccio spesso domande di questo tipo e provo a rispondermi con dei numeri…

Oggi mi chiedevo quanti blog ci fossero al mondo. Credo che all’incirca 1 persona su 50 che usa abitualmente (almeno 1 volata alla settimana), internet finisca con l’aprire un blog. Quanti hanno un accesso ad internet ? Direi 1.500.000.000 di persone e di queste circa 750.000.000 hanno un accesso abituale. Il numero di blog dovrebbe essere quindi dell’ordine dei 15.000.000.

Vi sembra ragionevole ?

Sicuri ?

Sicuri Sicuri ?

Bene: ho sbagliato la stima di più di 1 ordine di grandezza !! I blogs sono circa 133.000.000 !!!

Date un’occhiata a questo interessante post su pingdom e vi renderete conto.

La cosa più interessante è che, visto che la mia stima sul numero di utenti era sostanzialmente corretta, era sbagliata la mia percezione del grado di “attività” degli utenti. Quasi un utente “attivo” su 5 ha un blog! Salvo che non ci siano utenti (in numero significativo) con più blog… Comunque sia è davvero un aspetto rivoluzionario per il modo di fare informazione dei consumatori dell’informazione stessa.

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Informatica
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blog, informazione, numeri
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Beati gli ultimi perché saranno i primi

Andrea Murru | 26 Gennaio 2009

Ho avuto modo di leggere per caso la strana storia dell’allenatore della squadra di una scuola “cristo-centrica” che non si scusa per aver vinto troppo nettamente e viene perciò licenziato.

Non mi stupisce affatto la reazione dei “religiosi” (che l’hanno licenziato), ma quella dell’allenatore che sostiene che vincere dominando (e in sostanza umiliando) gli avversari sia onorevole e cristiano.

Lo so che le affermazioni di carattere religioso non possono essere prese alla lettera, ma mi sembra davvero che vincere, dominare ed essere primo, non possa certo essere preso come un valore (in questa vita) da un cristiano.

In effetti, riflettendo con calma, non so bene perché ho una simile idea: “Beati gli utimi perché saranno i primi”, sembra chiarissimo, ma (come sempre) non lo è.

In effetti non dice che i primi saranno ultimi e quindi potrebbero (ad esempio) stare in una posizione mezzana. Comunque non è presente un ordinamento per  valori intermedi (ad esempio i penultimi diventeranno secondi).

Ma la cosa più difficile da comprendere è il fatto che i crisitiani non si sforzano affatto di diventare ultimi in qualcosa nella quale vorrebebro essere primi. Ad esempio ultimi nella gioia (ovvero primi nella sofferenza e nel dolore), per essere primi nel regno dei cieli… Sarà perché non è un loro interesse, ma non mi sembra neanche che la maggioranza dei cristiani (e delle gerarchie ecclesiastice) s’impegni molto per essere all’ultimo posto nella classifica dei più ricchi. Eppure i credenti, dovrebbero crederci davvero e dovrebbero anche aver capito bene il messaggio di Dio che non è affatto in contraddizione con la ragione.

Sicuramente sono io che non capisco qualcosa…. forse ho capito:

Il loro agire è un atto di altruismo! Certo, evitano di raggiungere l’ultimo posto per favorire gli altri (non credenti in testa).

Grazie. Adesso sono molto più tranquillo… però per certe cose, io personalmente scambierei il primo posto nel regno dei cieli, anche con una piazza mediana qui sulla Terra.

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Attualità, Filosofia, Religione
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gioia, ragione
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Perdita di pacchetti ad alti bitrate

Andrea Murru | 19 Gennaio 2009

In un progetto sul quale ho lavorato di recente, mi è capitato di avere a che fare con flussi (streaming multimediali) a bitrate relativamente alto, per l’hw in questione. Scrivo questo post perché siamo stati vittime di un nostro (banale) bug che ci è costato qualche giorno di test e qualche mal di testa: magari qualcuno potrà evitarseli leggendo questo post… non si trova molta documentazione in giro.

Intanto qualche altro dettaglio sul sistema: un client che riceve flussi multimediali in UDP (fino a 10 mbs) su windows embedded ce 6.0, realizzato in c++ con il visual studio 2005, utilizzando direttamente winsock2. Un thread si occupa della ricezione utilizzando semplicemente una socket in modalità bloccante in un ciclo di lettura che ha anche il compito di effetture alcune operazioni sui dati (poco onerose in termini di CPU) e di copiarli in un buffer dal quale un thread consumatore le preleva. Viene utilizzata la funzione recv(), visto che la modalità bloccante non è affatto un problema (e quindi l’ overlapped I/O è inutile) e le completion routine non sono ben supportate da windows embedded ce 6.0.

Tutto sembra funzionare bene, fino a bitrare inferiori a 2 mbs, ma superando tale valore… si manifestano degli strani problemi. Dopo molta fatica (visto che ovviamente non era possibile andare in debug, ma neppure scrivere su file se non pochi kbytes e quidi il debug stesso non poteva che avvenire anch’esso via rete), sembrava inequivocabile che si trattasse di perdite di pacchetti dallo 0.3% al 3% circa. A ridurre la nostra lucità di analisi si metteva anche il fatto che ad avere problema era solo uno streamer che utilizzavamo per la prima volta, mentre quello che avevamo utilizzato fino ad allora funzionava alla grande (ora sappiamo che dipendeva solo dal bitrate).

Il passo successivo (e molto poco divertente) è stato quello di usare wireshark per verificare se una tale perdita di pacchetti era in qualche modo imputabile alla nostra lettura… provate a cercare in un dump 1 paccheto perso, verificando che non ci siano buchi in un continuity counter a 4 bit e con il parser di wireshark bacato. Davvero poco divertente. Comunque le perdite non c’erano!

Il problema è semplicemente legato al fatto che il sistema operativo allocca un buffer interno, settato di defaut a pochi kbytes, che può facilmente venire saturato se il thread che effettua la lettura non è sufficientemente veloce o se viene sospeso (anche solo per pochi ms).

Fortunatamnte la soluzione esiste: basta settare un buffer di ricezione più grande.

unsigned bufferSize = 1024 * 1024;
::setsockopt(s_, SOL_SOCKET, SO_RCVBUF, (const char FAR*)&bufferSize, sizeof(bufferSize));

con 1 mbyte di buffer, a 10 mbs, si possono gestire circa 800 ms di flusso: si tratta di un valore congruo che ci ha permesso di eliminare del tutto le perdite.

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Programmazione
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C++, completion routine, overlapped I/O, SO_RCVBUF, socket, windows embedded ce 6.0, wireshark
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Godersi la propria vita

Andrea Murru | 13 Gennaio 2009

Tra i diversi slogan delle campagne di “orgoglio ateo” che in questi giorni sponsorizzano i bus di numerose città del mondo, quello che preferisco è sicuramente l’originale:

There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life.

Meraviglioso quel “probably” ad attenuare l’importanza di quel “God” (pur in maiuscolo) e della sua ipotetica e ingombrante esistenza.

Fantastico soprattutto l’invito a godersi la propria vita.

Proprio questo è in fin dei conti lo spirito più profondo del (mio) ateismo: gioia di vivere e libertà. Tutto il contrario di quelle religioni che parlano di vita, ma sono basate sulla (paura della) morte e magari hanno un uomo crocifisso come simbolo. Che parlano di libertà ma che proibiscono e vincolano quasi tutto. Che parlano di gioia ma la mortificano con il peccato ed esaltano la sofferenza.

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Attualità, Filosofia, Religione
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gioia, libertà, peccato
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